Naturopatia

CHE COS’E’ IL TEST KINESIOLOGICO

Nella sua forma manuale classica, il TEST KINESIOLOGICO determina quindi la capacità della persona di mantenere stabile una parte del corpo (soprattutto arti) a fronte di un’azione pressoria da parte del operatore. Se la posizione dell’arto può risultare simile o anche identica rispetto ad un corrispondente test muscolare, vi è però un’importante differenza di esecuzione e di scopo. Infatti nella esecuzione di un test kinesiologico, la pressione applicata dal kinesiologo è molto limitata, e comunque insufficiente per determinare la forza effettiva del muscolo coinvolto. Lo scopo infatti non è rivolto a determinare la potenza del muscolo, bensì la capacità del sistema nervoso di controllare in maniera equilibrata l’azione di quel muscolo, offrendo o meno una effettiva stabilità dell’arto a fronte della pressione così applicata. Tale risposta (che nel test kinesiologico classico può assumere solamente due stati, “stabile” o “non stabile”, ma che in forme più avanzate di test kinesiologico si articola in una gamma molto più ampia di possibili risposte) varia direttamente in funzione del fattore con cui la persona si confronta in quel momento, e consente così fra l’altro di rilevare in tempo reale l’eventuale stress manifestato dalla persona nei confronti di quel fattore specifico, fattore che può essere indifferentemente di tipo fisico – strutturale, biochimico – nutrizionale, emotivo – mentale, o anche puramente energetico.

CHE COS’È LA MISURAZIONE CON EAV

L’ EAV e’ un apparecchio costituito da due elettrodi che testano la conducibilità’ elettrica di tantissimi punti del corpo e che coincidono con quelli usati nell’agopuntura cinese.

Si osserva cosi una caduta dell’indice in caso di condizioni critiche dell’organo in difficoltà, attraverso un più o meno repentino cambiamento del tracciato.

Questo tipo di rilevazioni ci permettono di capire disturbi funzionali prima che sfocino in vere e proprie patologie.
Attraverso il rapporto con alimenti o agenti patogeni si e’ in grado di capire se il corpo e’ sensibilizzato o meno a quel tipo di agente.

Il metodo e’ stato progettato ancora alla meta’ del secolo scorso da Reinhold Voll e con il passare del tempo si e’ talmente evoluto da trovare macchinari sempre più piccoli e sempre più precisi.
Attraverso il test con l’EAV si ha lo scopo di permettere un riequilibrio fisiologico dell’organismo.

Una persona può diventare intollerante a cibi o sostanze per diverse cause:

➣ aumento dell’inquinamento ambientale sia di tipo chimico, elettromagnetico e radioattivo.
➣ consumo di cibi altamente trattati
➣ aumento delle prescrizioni farmacologiche
➣ attacco di agenti patogeni
Spesso le intolleranze si presentano in forma mascherata e frequentemente il cibo a cui la persona è allergica è anche quello che viene maggiormente richiesto.

Il principio base del benessere fisiologico è quello di smascherare le sostanze alle quali un soggetto è intollerante e successivamente diminuire l’esposizione all’ambiente .

Diventa molto importante per una buona salute anche il concetto di disbiosi.
Il tratto intestinale appartiene ai sistemi organici che , se funzionano bene e in sincronia, si occupano dello stato di salute dell’intero organismo.
L’intestino e’ sottoposto all’assorbimento e all’eliminazione dei metalli pesanti assunti tramite cibo (es.cadmio, mercurio,ecc.).
Una funzione intestinale disturbata favorisce la bioaccumulazione di molte sostanze dannose all’organismo dando diversi sintomi (alvo alternante, costipazione, diarrea, gonfiori).
Molte cause principali delle disbiosi nella popolazione sono costituite dall’abuso di antibiotici, immunosoppressivi, anticoncezionali, ecc…
La mucosa intestinale non danneggiata forma una barriera contro la minaccia degli antigeni.